29 thoughts on “Primo incontro (2 Ottobre)

  1. Bentrovati tutti,

    inizio questo terzo anno con grande curiosità e voglia di sperimentare sempre più i misteri del cristianesimo.
    Ogni annualità si rivela fondamentale. Più procedo in questo percorso, più mi accorgo di quanto le parole di Marco rispondano alle mie domande e di quanto riescano a sciogliere gli enigmi del mio animo e della religione.
    Grazie Marco, perché finalmente riesco a capire ogni volta qualcosa in più di me stessa e di quel “γνῶθι σαυτόν” che mi affascina da sempre e la cui incessante ricerca mi ha condotto a conoscere i gruppi Darsi Pace.
    Mentre guardavo il video di questo primo incontro (come mi è capitato già altre volte) emergeva in me un profondo senso di gratitudine.
    Sento di essere sulla strada giusta, riesco ad osservare e a riordinare il mio caos mentale e spirituale. Riesco a guardarmi e guardare la realtà, a sorridere e ringraziare.
    Ancora non riesco, però, ad orientarmi ed agire concretamente, perché non ho ancora ben chiare quali sono le mie qualità e la mia missione. Ancora non divento come Maria.
    I primi accenni che sono stati fatti sul mistero mariano, mi stanno facendo riflettere tantissimo…c’è davvero ancora tanta strada da fare. Buon anno a tutti!

    Mi ricollego, in ultimo, agli interventi che sono stati fatti nella seconda parte dell’incontro. Personalmente, apprezzo tantissimo il metodo che viene usato proprio per la sua semplicità e realismo. Non aggiungerei nulla, nessun esercizio o ulteriore pratica. Ci vengono forniti gli strumenti basilari necessari per lavorare su noi stessi. Sono dell’idea che più un metodo è semplice, più risulta efficace.

    Saluto i tutti i partecipanti, Marco, Paola,Gabriella e Alessandro (mi dispiace del tuo trasferimento). Benvenute Giovanna e Vanna!

    Daniela

  2. Carissimi, con gioia inizio questo nuovo anno insieme a voi: un anno contemplativo, straordinariamente intenso, in cui ri-attraverseremo i grandi Misteri della fede crsitiana e comprenderemo la centralità del ruolo di Maria nel processo iniziatico. Spero di poter essere una buona compagna di viaggio.

    Carissima Daniela, grazie del tuo intervento. La gratitudine che senti nel cuore esprime la gioia della tua anima per trovarsi sulla Via. Le tue qualità spirituali le scoprirai pian piano negli esercizi specifici che faremo verso la metà dell’anno e così la tua missione. Non avere fretta, non forzare nulla. Diventare Maria è un processo di svuotamento, è realizzare sempre di più lo stato dell’Io in relazione che rende possibile la nascita dell’Uomo-Dio. Tu sei sulla strada, vai avanti con coraggio e fiducia.

    Un abbraccio affettuoso a ciascuno di voi e buon cammino insieme, in cordata. Giovanna

  3. Caro Marco,

    anche io riprendo con slancio questo terzo anno di darsi pace. Come incipit mi sento di regalarti un applauso, ma anche una tirata d’orecchie.

    L’applauso: sono molto d’accordo con te rispetto al discorso di conservare una certa SOBRIETA cristiana. Io ho 31 anni e sono sposato, non mi sognerei mai di fare un esercizio nel quale mi metta a fissare negli occhi una bella e giovane ragazza tipo Giulia ;-P, per non parlare poi di arrivare ad un contatto fisico di qualunque tipo. Conosco troppo bene “mein inneres Schwein” (“il mio maiale interiore”), come dicono i tedeschi, e tengo molto al mio matrimonio. Per quel poco che vale la mia opinione: restiamo sobrii. D’altro canto gran parte della spiritualità cristiana è stata formulata da uomini che, mi sembra, avevano molto ben presente il problema!!

    La tirata di orecchie: stai traducendo la nuova umanità in cinese, bello… ed in tedesco??? Ti ricordi quando mi dicevi di essere perplesso sulla scelta se tradurre “Yoga e preghiera cristiana” o il manuale … Ho capito una cosa: va tradotto tutto!! Sopratutto i tre testi cardine del triennio: “La nuova umanità”, il manuale (ma anche gli altri manuali degli approfondimenti!) e “Yoga e preghiera cristiana”. ;-D

    Per quanto riguarda la traduzione dei video fondamentali in tedesco, state invece facendo un lavoro superlativo, sia per la quantità che per la qualità! GRAZIE!! ANDATE AVANTI!! In questo senso, un saluto di incoraggiamento e di riconoscimento anche a Maila!

    Ciao a tutti e a presto risentirci Emanuele

  4. Un caro saluto ad ognuno di voi, carissimi compagni della terza annualità, rinnovo il mio augurio per gustare ogni passo di questo meraviglioso anno di lavoro che ci accompagnerà verso la scoperta della nostra piena realizzazione umana.

    Cara Daniela, grazie per il tuo cordiale benvenuto. Ti auguro di realizzare ciò che profondamente desidera il tuo cuore ed emerga sempre più consapevolmente la tua luminosa umanità.
    Rallegrati Daniela, già da ora, la gratitudine che senti verso il percorso intrapreso in “ darsi pace” è già la beatitudine dell’esperienza reale della tua trasformazione.

    Ciao Emanuele! Bella e buona partenza per uno slancio luminoso verso l’orizzonte della vita piena.

    Buona continuazione a tutti. Vanna

  5. Carissimi,

    ho appena visto la prima parte dell’incontro, a cui non ero presente. Attraversare tutta la prima parte è già stata una Odissea interiore, nel senso di quantità di cose che succedevano nel mio animo.

    Perché sono partito dal rifiuto (della serie: tanto alla fine non serve a niente, ricasco sempre nel mio “peccato”, o se preferite nel mio “stato egoico”, di cui ho innumerevoli evidenze…) e dalla fatica, contrastata appena dalla volontà (ragionevole, perché qualcosa ho visto e qualcosa non ho potuto scordare). Ha ragione Marco a dire che il percorso spirituale non è una progressione lineare, e ha ragione soprattutto ad ammonire a non scordare mai la fatica che comporta. Fatica che nasce da quel senso di vanità che lui diceva, e che tante volte mi è arrivato addosso molto molto amaro.

    Ha ragione Marco.

    Sorprendersi… “sorpreso” e descritto in questo in maniera così esatta, non solo non mi irrita ma mi regala un gran sollievo! Un grandissimo sollievo! Ecco la part costruens, che mi spinge a scrivere subito, senza aver nemmeno ascoltato la seconda parte: il sollievo del realismo di questo percorso, mi è arrivato oggi come un balsamo, un balsamo che addolcisce e lenisce tutte le varie asperità interne.

    Io un realismo così nella pastorale ordinaria, non è che lo trovi poi tanto tanto spesso… tanto che mi abituo ad uno “iato” tra essere ed apparire, tra sentire e mostrare, cioè ad entrare in modalità “rappresentativa” purtroppo in tante cose della religione. E non è che in modalità rappresentativa mi ci trovi tanto bene, purtroppo.

    Invece questo realismo che tra l’altro ha descritto benissimo la situazione di Marco Castellani di tanti momenti (lo dico ora con con piana e serena evidenza, senza volontà di autoflagellarmi), è veramente benefico. Così che alla fine mi sono trovato addosso pienamente le ragioni di fare questo percorso, e soprattutto di essere a questo punto.

    Altra piccola cosa.

    Ho una voglia matta di esplorare i temi di quest’anno. Da tempo, sbirciando avanti nel libro, volevo arrivare al rapporto con la Madonna. Perché è sempre stato un po’ un “problema” per me. Perché attendo con ansia una visione nuova (ovvero autentica), che mi liberi da una certa modalità – certamente distorta – di vedere la Madonna come essenzialmente “pura”, “vergine”, e in un certo senso “perciò stesso” distante dal mio mondo, fatto di affetti anche carnali.

    E comunque, sul piano generale, fatico ad avvertire il suo specifico ruolo nell’economia della salvezza cristiana: non mi basta sapere che è “sempre vergine” per percepirne la convenienza per me di rivolgermi a lei, oppure questo si deve tradurre in qualcosa che parla direttamente al mio animo.

    Perché è “conveniente” che sia vergine?

    Oso dire che molte volte ci ho sentito come una indiretta svalutazione dell’amore umano (che a me interessa ancora): dico “sentito” a pelle e non certo “teorizzato”, perché so bene che non è così. Ma le sensazioni sono forti, anche se si sospetta fortemente siano sbagliate, bisogna farci i conti.

    Lo dico con il massimo rispetto, che esige la massima sincerità ritengo. Capisco che è ora di incidere questa ferita, senza paura. Lavorarci.

    Quindi anche per questo mi sento abbastanza emozionato, finalmente, per questo anno che comincia. Questo senza accennare alla “piccola faccenda” dell’uso dei doni che abbiamo, che è un tema gigantesco per me della massima importanza, adesso.

    Insomma di roba al fuoco ce ne ho tanta, e tutto sembra puntare ai temi di quest’anno come fondamentali, per chi scrive. Ecco, scrivere. E’ un dono? Come metterlo a frutto per gli altri, davvero? Beh basta, ho già… scritto troppo!

    Un abbraccio a tutti, un grazie al preziosissimo lavoro di nuovi e antichi formatori, e certo di Marco. Tutti doni, questi, veri doni.

    Un abbraccio,

    Marco

  6. Buongiorno e buon anno a tutti i partecipanti alla terza annualità. E anche a chi comincia oggi, per la prima volta. Io frequento in forma telematica (con ‘incursioni’ fisiche a Santa Marinella), ma come avete detto già in tanti, ho atteso, come l’anno scorso, l’inizio di questo nuovo percorso (nuovo non tanto, di completamento, piuttosto!!!), con trepidazione perché sento in me la crescita che desideravo da anni. E che per anni ho cercato in libri, scritti ecc. senza ovvia risposta soddisfacente (a pregare si impara pregando!)
    Grazie a tutti, soprattutto a Marco e Paola, alle persone che con me sono nel gruppo di Rinnovamento Spirituale (nome provvisorio, eh?), a Stefania, l’amica e collega che mi ha introdotta in questo gruppo. Grazie ad Alessandro e a chi lo sostituirà (Giovanna? benvenuta nella mia vita). Camminiamo insieme per costruire questa tanto desiderata Nuova Umanità.

  7. Buongiorno a tutti!
    sono Marco. E’ la prima volta che scrivo anche se sono un telematico del terzo anno!!
    Mi sono deciso solo ora in parte perché non sono troppo avvezzo alla tecnologia in parte perché sono un po’ diffidente e indeciso per natura, e mi piace fare lo Zaccheo della situazione che dall’alto dell’albero osserva la scena prima di scendere (e a dire la verità è stato Alessandro ad invitarmi a “scendere dalla pianta” quando l’ho velocemente incontrato a Milano all’incontro organizzato con Mauro Scardovelli)… inoltre devo riconoscere che nella seconda metà del secondo anno facevo fatica a essere costante e avevo perso di vista la visione d’insieme del progetto di Darsi Pace..poi l’ascolto dei file di S Marinella sono stati una sorta di benedizione e illuminazione!mi hanno dato una grande energia e motivazione tanto che durante l’estate sono riuscito a risentirmi (con tanto di pratiche e di esercizi ovviamente) tutti gli incontri del primo e secondo anno. Anche la Pratica e l’esercizio a 9 punti stanno integrandosi sempre piu’ nella mia quotidianità come un’oasi di rigenerazione.
    Ora sono carico e pronto ad affrontare con entusiamo e rinnovato impegno il terzo anno. Ritrovo nella proposta di Marco Guzzi lo strumento che ho sempre cercato per riuscire a ricomporre di tutti i pezzi del mosaico che è la vita…nel mostrarci e farci toccare con mano con tanta chiarezza e profondità come siamo fatti e come ciò si integra con la proposta di salvezza cristiana…che finalmente con una lettura sine glossa ritrova ai miei occhi finalmente la sua forza dirompente e la sua credibilità ed efficacia …
    Questo mio espormi vuole essere un modo per rendere questo mio percorso darsipacista più ricco e fruttuso oltre che a crearmi un stimolo ulteriore a frequentare con costanza e partecipazione attiva questa annualità.
    Grazie mille
    Marco

  8. @ Benvenuto caro Emanuele e un saluto speciale agli altri amici telematici, in particolare a quelli che ci seguono dall’estero: Giovanni (che ho avuto il piacere di incontrare di recente a Roma) che ci segue dalla Colombia, Lea dalla Germania, sr Emilia e sr Dolores dalla Polonia.
    Cari amici telematici apprezzo il vostro coraggio e la vostra determinazione a perseverare in un percorso così faticoso a distanza, senza il sostegno di un gruppo.

    @ Caro Marco Castellani, il tuo desiderio di comprendere il ruolo di Maria troverà risposte quest’anno che sarà mariano: di realizzazione dell’Io in Relazione che è Maria. Possiamo comprendere Maria diventando Maria, e la verginità di Maria non credo sia quella fisica, ma quella dell’anima immacolata. Ma avremo modo di tornarci lungo il percorso.

    @ Un caloroso benvenuto a te caro Marco Chiodini! La figura di Zaccheo mi è molto cara perché mosso da un grande desiderio di conoscere Gesù, consapevole della sua piccolezza, cerca un modo per vederlo (anche di farsi vedere forse). E Gesù risponde a questo suo desiderio invitandosi a casa sua, invitandolo ad un incontro intimo con lui.
    Credo che Gesù stia facendo lo stesso con te, caro Marco: attraverso questo percorso ti sta aiutando ad entrare sempre più in intimità con Lui, e con l’Incontro di S. Marinella ha dato nuovo slancio ed entusiasmo al tuo lavoro di trasformazione interiore. Buon cammino!

    @ Cara Maria Grazia, un caloroso benvenuto anche a te! Cominciamo questo nuovo anno con la trepidazione della contemplazione dei grandi misteri della nostra fede, per realizzarli ogni giorno un po’ di più nella nostra vita.

    Un abbraccio affettuoso a ciascuno di voi. Giovanna

  9. Che bello si comincia con tante voci questa annualità! È importante dare vita a questo luogo di condivisione, fondamentale per i telematici che ammiro unendomi alle parole di Giovanna.
    Benvenuto con affetto a Marco Chiodini che ha trovato il coraggio di intervenire per la prima volta. E’ normale che ognuno trovi il suo momento per aprirsi serenamente, noi siamo qui.
    Maria Grazia spero di rivederti a qualche incontro fisico.
    Un buon inizio a tutti! Gabriella

  10. Ciao!!!!
    Riprendiamo il cammino insieme. Un anno nuovo è sempre un dono … me lo dico (qualche volta nella fatica di aderire fino in fondo a queste parole e crederci per davvero) quando ricomincia un anno pastorale con le diverse attività, ricomincia dopo l’estate un po’ in diaspora il cammino comunitario, quando ricominciano gli impegni dell’anno …
    E’ per questo che il primo passo che voglio fare da ora è cambiare la parola “ricominciare” in “cominciare”: mi sembra che dia più spazio alla novità e alla capacità di meravigliarsi, nonché al fare spazio ai doni che il Signore ha preparato e sta preparando per me, per la comunità di cui faccio parte, per la borgata in cui abito, per il gruppo della terza annualità … e non solo!
    Contenta di cominciare il cammino di quest’anno insieme: buona strada a ciascuno e ben ri-trovati (qui il “ri” ci sta!).
    Ciao Marco, ciao Paola, ciao Gabriella!
    Buon cammino Ale, di cuore.
    Benvenute Vanna e Giovanna!

  11. Ben ritrovata cara Damiana, per “cominciare”, insieme, la nuova annualità con gioia, gusto e leggerezza.
    Le tue parole ben si sintonizzano con il pensiero di San Gregorio di Nissa che Marco ha introdotto in apertura di questo primo incontro:

    “ Poiché Dio continua a rivelarsi, l’uomo continua a meravigliarsi e non esaurisce mai il suo desiderio di vedere ancora, perché ciò che aspetta è sempre magnifico, più divino di tutto quello che ha già visto”

    Non esiste miglior inizio che questo tuo anelito di “ Vedere” con meraviglia i magnifici doni di Dio. Auguri!

    Grazie per il tuo benvenuto. Un caro saluto. Vanna

  12. Salute a tutti voi, nuovi compagni di viaggio. Sono un ripetente del precedente terzo anno di base. Non considerandomi promosso, ho deciso di rivedere il percorso del terzo anno, carico di cose tanto potenti da ritenere persino folli , tanto folli da volerci capire : io Madre di Dio ? a me il dono di partorire Dio ? E poi l’abisso dell’annientamento , dove tutta la tua vita, il senso che le hai dato, te stesso, vai a precipitare disperato; oppure avendo appreso da una parola fiduciosa, di una via d’uscita sul fondo, trovi il coraggio di andare a cercarla e la trovi nella fede dell’eterna vita.

    E poi quella domanda che dice della tua storia infinita: chi sono io ? Nato a Immagine di Dio, capisci che non basta se non anche gli somigli, almeno in qualche sua qualità, che poi sono proprio quelle qualità umane che sapendo di averle, invece di esprimerle, le hai indebolite lungo la vita, agendo le tue paure.
    Cosa cerco nel ripetermi in questo percorso del terso anno ? Vorrei diventare il più umano possibile, per non dispiacermi alla dipartita, ma il pensiero di diventare un Cristo mi spaventa terribilmente. Eppure so del lavoro umile e paziente da fare, per comprendere se ho una missione e quale ,che ora, è forse solo quella di liberarmi dal mio passato , avendo esaurito il tempo rivoluzionario e confusionario della mia gioventù , per cambiare il mondo, o almeno la scuola ! Accidenti , c’era gusto a farlo, ma erano troppe le chiacchiere egoiche , saccenti e autosufficienti, e i poteri troppo più cattivi e potenti di noi ! Forse , più realisticamente, oggi la mia missione è mostrare alla mia famiglia che anche un solitario e un difficile come me, sa trovare la propria pace interiore e ai miei nipotini mostrare che è ancora possibile fidarsi del mondo , delle persone perbene e di amori fedeli , perché tutto non dipende solo da noi, ma da tutti noi insieme se impariamo il linguaggio empatico e della comunicazione profonda e spirituale. E poi c’è anche una dinamica cristica che sta operando nel mondo per aiutarci a disinquinarlo.
    Poi vorrei imparare a sorridere di me stesso e a ringraziare il prossimo mio , gustare , anziché svalutare ogni evento bello che mi sono precluso e accogliere , anche se sgradevole, ciò che la vita vorrà ancora sottopormi…trovandomi però più capace di uno sguardo fiducioso e creativo, perché più pacificato dal realismo dello Spirito. Per questo tenderei a dirmi presuntuoso, ma non casco nel tranello dell’automatismo svalutante e scelgo di presentarmi invece, con la mia Speranza , che umile e incerta mi ha però convinto a ricominciare un nuovo percorso , con nuovi compagni d’avventura. A proposito, ho già capito che il vostro gruppo è molto attivo, tanto da non lasciare a Marco tutta l’iniziativa . In fondo è un bene rallentarlo un po’, perché lui fa presto a dire che diventeremo tutti dei nuovi samurai per la la nuova umanità che farà l’Insurrezione. Certo il tempo è compiuto, ma per fare le cose in fretta, occorre seguire la velocità dello Spirito, il quale pur soffrendo la nostra lentezza, vuol tenere conto del nostro passo di tartaruga . Mi riferisco con ciò, ad una immagine che mi ha colpito, relativa ad una tartaruga sulla quale è inserita un’asta con una vela gonfia di vento , che qui non riesco a incollare. Per chi la vuol vedere , cercate su google la parola Festina lente . Mi pare che già Marco avesse indicato in questa velocità quello dello Spirito che invita ad affrettarsi lentamente in questo tempo di svolta antropologica che già sta trasformando anche noi insieme col mondo.
    A tutti voi, ovviamente a Marco , a Giovanna di Vita che mi ha supportato l’anno scorso, e alle nuove collaboratrici che imparerò a conoscere,
    i miei cordiali saluti con la gioia e la prudenza del ri-cominciante .
    ivano

  13. Carissimo Ivano benvenuto tra noi. L’idea di ripetere l’annualita’ è davvero importante te lo dice una che ormai è ripetente a vita anzi mi voglio considerare una eterna principiante!
    I passi del nostro percorso devono essere lenti, si’ come una tartaruga (l’immagine è fantastica e il motto “affrettati lentamente” lo è ancor di più) perché l’intento di Darsi Pace, ma direi di qualsiasi percorso iniziatico, è imprescindibile da una profonda realizzazione di tutto il nostro essere.
    E quindi c’è bisogno di capire, di sviscerare il significato di ogni pensiero e parola, di sentire nella carne il pur lentissimo cambiamento; solo così possiamo annullare la cecità e le paure che per anni ci hanno segregato nella nostra prigione dorata non permettendo di far emergere quel “divino” presente in tutti noi.
    Grazie per le tue parole sapessi che ricchezza sono per tutti simili dialoghi.
    Infine mi piacerebbe sapere da quale città ci segui. Questo lo chiedo a tutti coloro che scrivono ci mantiene più uniti pur nella lontananza.
    Un caro abbraccio Gabriella

  14. Grazie Gabriella, piacere di conoscerti, troppo buona ” Sapessi che ricchezza sono per tutti simili dialoghi ” E io che mi credevo di aver dato sfogo un’altra volta al mio vaniloquio narcisistico ! Non ho molta fiducia in me stesso, ma mi tengo in piedi con la speranza che a resistere e cercare quel che mi manca , qualcosa alla fine troverò , anche perchè quello che cerchiamo veramente,verifico che ci viene incontro. Occhio, ecco qui un insight improvviso: ! ho detto cercare quel che mi manca….perchè invece non imparo a dare valore a quello che ho ?
    Scrivo dalla provincia di Bergamo e sono nel gruppo fisico di Palazzolo, con Giuliana Martina.
    Ricambio il tuo caro abbraccio ricevuto con piacere.
    ivano

  15. Carissimo Ivano, benvenuto! che gioia ritrovarti ancora quest’anno!
    Ivano è una vera ricchezza: lo dico agli amici che lo incontrano quest’anno.
    L’anno scorso ci ha fatto dono delle ‘sue’ trascrizioni degli Incontri; virgoletto ‘sue’, perché le trascrizioni di Ivano sono rielaborazioni personali creative degli Incontri. Chissà se anche quest’anno continuerà a farci questo dono!

    Buon cammino insieme ‘Festina lente’. Un grande abbraccio. Giovanna

    • Carissimi,

      Ivano sono contento di trovarti, ho letto adesso i tuoi interventi e c’è tanto in cui mi posso specchiare e riconoscere, e insieme farmi agganciare dalla speranza in cui sono comunque avvolti, una speranza – mi pare – non “tanto per dire” perché si basa sulla sostanza del cammino che sappiamo, o meglio che impariamo o cerchiamo di imparare.

      Oso dire che mi piacerebbe anche a me, da tanto tempo, avere le trascrizioni degli incontri! Certo il video è insostituibile, ma difficilmente si può rivedere nella sua integralità, anche se ci sono certi passaggi che possono far parte del lavoro quotidiano. Così sono abituato nel mio movimento: gli interventi importanti sono forniti in trascrizione, e sono appunto strumenti di lavoro di tutti i giorni.

      Solo per dire che sarei molto molto interessato ad ogni trascrizione degli incontri, meglio ancora se creativa 🙂

      Un abbraccio e buon cammino,

      Marco

  16. Caro Emanuele, sapessi quanto anch’io amerei qualche traduzione in tedesco. Per ora sono in contatto con una suora paolina, sr. Gabriela, che mi parlava dell’ipotesi di progettare una traduzione limitata, cioè una pubblicazione a richiesta, vedremo (Maila comunque è in contatto con lei) …. dobbiamo in ogni caso individuare un traduttore.
    Ciao. Marco

    • Carissimo Marco, leggo ora del tuo bisogno di avere delle traduzioni in tedesco. Vorrei poter mettere a disposizione la mia esperienza. io sono laureata in tedesco e attualmente insegno presso un liceo linguistico a Sant’Antioco. Il tedeso è la mia passione insieme al teatro. Non sono mai venuta agli incontri fisici quindi non ci siamo mai incontrati di persona. In ogni caso penso che potrei rendermi utile. Ho esperienza in traduzioni in quanto mi sono laureata proprio cn una tesi di traduzione e insieme a Susanna Mannelli ho tradotto l’Antigone di Hölderlin per uno spettacolo. A presto

      • Cara Angela, grazie della tua disponibilità, potrai vedere cosa facciamo andando nel sito tedesco http://www.darsipace.org e nella pagina Fb Sich frieden schenken, che segue Maila. Per ora stiamo cercando un traduttore tedesco per iniziare a tradurre un libro o due, ma il tuo aiuto potrà senz’altro esserci prezioso. Siamo anche in contatto con le Paoline in Germania. Grazie di nuovo, e a presto. Marco

  17. Cara Giovanna e Caro Marco, felice di ritrovarvi qui, su questo nostro nuovo percorso, da ri-comincianti.
    Mi ero definito ripetente del terzo anno, ma è impossibile ripetere e ripetersi, anche Marco , nostro maestro, che ripeterà i contenuti che già conosco dallo scorso anno, non potrà ripetersi, ma solo ri-creare e anch’io verrò ri-creato e sorpreso dalle novità di questo nuovo anno, dai toni e colori diversi di una relazionalità che è continuamente in ascolto delle dinamiche dello Spirito. In fondo anche il sorgere del sole, non si ripete mai, non può essere quello di ieri, ma è sempre una nuova alba, di un nuovo giorno della creazione.
    Perciò le trascrizioni che ho fatto l’anno scorso dei 12 incontri 2015-2016 sono già passati alla storia e giustamente non sono proponibili per il corrente anno, se non come confronto con le novità presenti.

    A tal proposito, chiederei a Giovanna, per curiosità mia, dove sono finite le trascrizioni dell’anno scorso. Sono ancora da qualche parte sul sito ? In fondo è anche un bene rinunciarvi, per il discorso di prima, tutto si fa nuovo ed è sulla novità che dobbiamo concentrarci, non sul passato che è passato. Mi sento un po’ buddhista in questo, come aver fatto un mandala che alla fine , appena completato nell’in-spiro, lo fai sparire con un es-piro.

    Tuttavia sono anche un po’ giudaico-cristiano e la storia per me ha il suo valore, per cui spero che ne rimanga almento una traccia storica . In particolare, per le trascrizioni dei 7 video delle giornate di S.Marinella 2016 sul tema della Impotenza e della Creatività spero possa essere in qualche modo accessibile telematicamente o in altro modo, a tutti coloro che vogliono cimentarsi con le proprie risonanze.

    Sul vostro desiderio che io possa trascrivere anche le lezioni di questo corrente terzo anno, debbo umilmente riconoscere i miei limiti, anche se vivo un conflitto con un seconda voce che mi chiede di esercitare questo mio carisma, per altro riconosciuto da più parti. Temo però che si tratti della voce della maschera, che mi farebbe sentire gratificato e orgoglioso di sapermi finalmente qualcuno , mentre sto ancora cercando di capire quale sia il mio vero carisma. Una fatica così, queslla dello scorso anno, vorrei evitarmela, ho dovuto restare al computer troppo tempo seduto e questo ha portato male alle mie ginocchia, ma da buon masochista non mi sono scomposto, accettando il sacrificio. Quest’anno però vorrei cambiare musica e dedicare meno tempo al computer. Perché non facciamo una volta per uno? Ovviamente una proposta rivolta a tutti coloro che vorranno liberamente provarci. Da parte mia continuerò a fare lo stesso le mie trascrizioni, ( ormai è un tarlo ) ma non credo possano essere proponibili come l’anno scorso, perché vorrei fossero meno formali, più libero nelle sintesi, senza impegnarmi a registrare ogni parola di Marco, che pur poetica , sentiamo però da dover trasformare in energia personale, cogliendo da quelle parole, le nostre risonanze.

    Forse invece che il semplice trascrivere ( comunque strumento utile ) vorrei provare a metterci le mie risonanze, da confrontare poi con chi vorrà leggermi, come in una normale condivisione che già avviene col blog.
    Non so, non sono sicuro, proverò a vedere cosa succede con la trascrizione di questo primo incontro che ho scoperto essere davvero molto più ricco e potente di quello vissuto l’anno scorso.
    Intanto saluto tutti e vi auguro una buona domenica.
    Un caro abbraccio.
    Ivano

  18. In merito alle trascrizioni sicuramente risponderà Giovanna ma posso dirti Ivano che attualmente sono un prezioso contributo messo a disposizione di noi formatori! Sono d’accordo con te però: se pur ogni incontro ha una tematica prevista ed un programma definito poi è comunque una creazione del momento dettata sicuramente dallo Spirito che lo guida.
    Marco se lo desideri possiamo esaudire il tuo desiderio.
    A presto Gabriella

  19. Caro Ivano, le trascrizioni degli Incontri della terza annualità che hai fatto l’anno scorso sono rimaste tra i materiali dell’annualità sotto il titolo ‘Trascrizioni Ivano’. I video dei trienni passati sono però accessibili solo dal sito riservato dei Formatori.
    Ivano, mi rendo conto della fatica che hai fatto l’anno scorso, questo rende ancora più prezioso il dono: non ti si può chiedere di ripeterlo!
    La tua proposta di fare un pò per uno mi sembra buona.

    Due,tre, quattro persone, potrebbero di volta in volta prendere l’impegno di trascrivere l’Incontro. Che ne pensate?
    Se desiderate avere le trascrizioni degli Incontri della terza annualità fatte l’anno scorso da Ivano potrei chiedere a Matteo di aggiungerle ai ‘Materiali’ di questa annualità, però su questo vorrei prima sentire Marco.

    Un abbraccio e Buon cammino! Giovanna

  20. Cara Giovanna ,
    grazie per la comprensione, anche se resta in me il fascino di una voce che mi spingerebbe ad accettar ancora la sfida. C’è un combattente in me che cerca la sua buona battaglia. Forse non era ancora questa ! Bello invece è anche poter fare delle cose insieme, un po’ per uno. Per il primo incontro, ci provo ancora io, in attesa che arrivino i rinforzi.
    Trovo più utile l’utilizzo delle trascrizioni passate da parte dei formatori, piuttosto che dei praticanti del terzo anno , che è meglio si confrontino con le novità dell’anno, non con il lavoro degli anni precedenti, anche distraente. Cosa utile invece ai formatori anche per farsi uno sguardo storico ed evolutivo sul lavoro di Darsi Pace, negli anni. Però senti Marco, come anche tu dici,
    Ringrazio anche Gabriella per le sue precisazioni.
    Tutto questo che si prospetta mi piace. Vedremo gli sviluppi .
    Un caro abbraccio a Giovanna e a tutti.
    ivano

  21. Ciao a tutti cari amici, saluto anch’io Giovanna e Vanna oltre a Gabriella, grazie per quello che fate.

    Io sono abbastanza diligente, ci credo e faccio ciò che va fatto,volentieri e bene. Parlo della meditazione e degli esercizi.
    Il mio problema è questo. In realtà non contatto realmente la parte più profonda di me, resto in superficie e me la racconto!

    C’è una parte di me dolorosissima, piena di odio potentissimo per una persona precisa che è come inviolabile, in realtà ci passo sempre sopra, con esercizi e meditaz., faccio dei bei pensieri spirituali ma l’odio potente resta lì mi pare che non venga neanche scalfito e io mi sento tutt’ora impotente verso questo sentimento, forza che è molto più potente di me e che mi pervade tutto anche se faccio il bravo ragazzo esteriormente. Mi pare di essere falso, anche in meditazione perché non lascio andare un bel niente ma la verità è che non voglio lasciar andare questa forza perché mi connota, ne ho bisogno per vivere e mi sento un farabutto della peggior specie eppure è così, non sono buono come dicono, sono un potenziale assassino e lo so!!
    La mia realtà profonda chissà com’è?!
    Ci sono giorni in cui sono più consapevole di questa dicotomia dentro di me e sento forze di ogni tipo che si scontrano e sto malissimo!
    Ciao
    Claudio

  22. …scusate.. insomma a me pare impossibile, puoi dire 1milione di volte “lascio andare” ma una forza così è più grande delle nostre forze e non se ne va!
    Claudio.

  23. Buon giorno caro Claudio, grazie per voler aprire con noi la stanza dei “tesori “ nascosti, materiale di lavoro davvero prezioso.
    Ci stai comunicando che è giunto il tempo di vivere l’ esperienza di un ascolto reale e profondo di tutte le emozioni che ti abitano, senti il bisogno urgente di portarle, una ad una, alla luce, senza veli e senza più maschere di protezione.

    E’ una bellissima tappa evolutiva del tuo processo trasformativo frutto del lavoro interiore che hai svolto fino ad ora con dedizione, coraggio e perseveranza.
    Stai riconoscendo la necessità di scendere più profondamente in te per contattare ogni emozione distruttiva perché stai comprendendo che è solo penetrando tutti gli strati dolorosi che la compongono che puoi partecipare attivamente per far circolare in te nuova vita. Ora il lavoro è ben avviato le pratiche che stiamo imparando ad integrare possono essere strumenti davvero efficaci, da utilizzare sempre in ogni circostanza difficile, abbiamo sperimentato che possiamo attraversare il baratro della nostra disperazione se decidiamo nuovamente di fidarci, affidarci.

    Se vuoi , caro Claudio, perché non provi a concederti un tempo per ascoltare, per dare voce a tutte le emozioni che senti per la tal persona , prova a dedicare un esercizio a nove punti per un fatto recente che ti ha ferito particolarmente.
    Ora stai divenendo sempre più consapevole che prima di abbandonare ogni pensiero che viene a disturbare la pratica meditativa è giunto il momento di accogliere benevolmente tutto ciò che riconosci in te, la forza che ti abita ti sta conducendo ad abbandonarti fiduciosamente nelle mani sapienti di Dio che trasforma, goccia, goccia, ogni nostra lacrima di dolore in vita nuova – mente sorgiva.

    “ Giusto è il Signore in tutte le sue vie e buono in tutte le sue opere.
    Il Signore è vicino a chiunque lo invoca , a chiunque lo invocano con sincerità”
    ( Sl. 144) Letture di oggi.

    Auguri di cuore per una profonda partecipazione alla vita e all’esperienza della nuova annualità. Vanna

  24. Saluti a tutti!
    Ho appena finito sentire il primo incontro. Continuo essere così grata che finalmente trovo una strada che posso percorrere dentro della Chiesa per arrivare alla contemplazione invece alla banalizzazione del mistero. Sono convinto dopo di aver sentito questo incontro, che i vari schemi proposti da molte strutture culturale e religiose, che ho lasciato costruire le mie strutture, sono completamente nulla. Che libertà quando ne sono consapevole! Perciò è vero che le persone con mani vuote possono accogliere il Tutto, perché non tengono più la nulla.
    Sono contenta che mi trovo con tutti voi! Grazie per la vostra presenza, e impegno di attraversare l’abisso di morte alla creazione nuova. Insieme!

  25. Grazie Bernadette le tue parole ci confortano davvero specie perché provengono da una persona come te che ha scelto la vita consacrata con ardore ed impegno.
    Mi ha fatto un immenso piacere incontrarti oggi e percepire dalla tua condivisione l’evoluzione della tua trasformazione. Ti abbraccio nuovamente Gabriella

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