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Venerdì prima parte
Venerdì seconda parte
Sabato mattina prima parte
Sabato mattina seconda parte
Sabato pomeriggio
Sabato sera
Domenica prima parte
Domenica seconda parte
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Venerdì
Sabato mattina
Prima parte
Seconda parte
Sabato pomeriggio
Sabato sera
Domenica
Prima parte
Seconda parte
Cari amici di viaggio,
mi è parso di capire che, durante l’intensivo, Venerdi sera, Maro ha detto che dopo il settennio ci saranno altri “cicli” di percorsi darsi pace (uno dei quali dovrebbe durare 20 anni ecc.). Ho capito bene? (sarebbe un’ottima cosa 😀 )
Il percorso organico dei nostri gruppi dura sette anni; ciò non toglie che, finito tale ciclo, si può ricominciare o dall’inizio o magari dell’approfondimento 1.
Caro Emanuele il lavoro non finisce mai. ..questo, penso, ha voluto dire Marco a Santa Marinella.
Naturalmente si ricomincia con più consapevolezza e capacità di discernimento…..ed è sempre una meravigliosa scoperta!
Tornando alla tua matrice emotiva fondamentale questa può tradursi nel dialogo disperato di due voci:
Una lamenta :”Non ce la faccio più non posso vivere così, mi sembra di soffocare”
L’altra comanda:
“Non hai scampo non c’è niente da fare se non ti fai giustizia da solo verrai sopraffatto! ”
Per ora va bene Emanuele vedrai con il tempo tutto apparirà ancora più chiaro. A presto Gabriella
Una domanda bibliografica. Nell’incontro di Sabato mattina a St. Marinella Marco cita un monaco tibetano (Tche tsan pa? Si scriverá così?), circa il fatto che uno possa mettersi in marcia verso la liberazione se sente “nausea” per questo mondo ecc. …
Potreste dirmi quale opera ha citato di questo maestro?
Ciao Emanuele
Il maestro tibetano si chiama Chetsangpa Ratna Sri Buddhi.
I suoi testi li trovi nel volume di J. Low, Lo stato naturale dell’essere, in cui sono raccolti i testi della tradizione dzogchen, Ubaldini 2013.
Ciao. Marco
Sono pieno di rabbia attualmente, di paura anche e tutto il lavoro interiore è profondamente influenzato da questo.
Non mi sento onesto a dire cose diverse. Sarebbe falso. Non vero.
Avevo rifatto l’esercizio dell’undicesimo incontro ma questa rabbia attuale sopravanza su tutto.
Che fare?
Lavoro probabilmente.
Scusate lo sfogo.
Ciao
Claudio.
Caro Claudio, la rabbia ha probabilmente le sue ragioni.
Quello che noi stiamo imparando è ” scendere in profondità ” perchè solo così possiamo capire ( o almeno provarci ) le ragioni che alimentano la nostra rabbia.
Questa è una realtà stratificata ed è necessario attraversare i vari starti per poter conoscere meglio come cresce e si alimenta, quindi lavorarci su serve moltissimo mantenendo però sempre viva la speranza e la consapevolezza che la via è stretta ma ripaga di tutti gli sforzi fatti.
Il prossimo anno lavoreremo su questo e moooooolto altro, ricordiamoci sempre delle qualità necessarie al nostro viaggio……..
Un abbraccio Ale
Caro Alessandroed amici formatori,
non ci conosciamo. Sono Vincenzo Sansone da Palermo. Non ho mai partecipato alla condivisione dei commenti, perchè non amo questa maniera cosi pubblica ed aperta di comunicazione. Ho seguito tutto il percorso formativo della prima annualità e ne sono rimasto entusiasta e benevolmente colpito per la Vostra esemplare disponibilità e altezza culturale dei contributi. Spero un giorno di poterVi incontrare e condividere la mia disponibilità ed esperienza. Per ora seri impegni e problemi familiari non mi consentono di far altro che seguirVi telematicamente e lasciarmi trasformare dalla grazia dello Spirito . Grazie a tutti Voi operatori e formatori. Vi chiedo la cortesia di estendere il mio grazie al prof. Marco e alla sua cortese Consorte, sempre puntuale nelle comunicazioni.
Ho comunque un desiderio da chiederVi: rimango affascinato dalle musiche che mettete a sottofondo della pratica. Si possono creare delle APP di musica da poter scaricare, oltre quelle delle tre meditazioni esistenti, senza l’intervento della voce guida , o almeno avere una bibliografia musicale da scaricare o comprare?
Grazie sempre e buone estate.
d. Vincenzo Sansone
Caro Vincenzo felice di conoscerti, comprendo e rispetto le ragioni per le quali non condividi anche se come ben sai questo è un sito protetto a cui partecipano solo i praticanti del primo anno con le loro password. Ma non preoccuparti, caso mai non esitare a chiedere su eventuali dubbi in merito agli esercizi senza magari scendere nei dettagli. Marco leggerà sicuramente quanto hai scritto e i tuoi ringraziamenti.
Sperando di poterti vedere in occasione di qualche incontro fisico ti saluto con affetto lasciandoti qualche indicazione sulla musica per meditare.
ANZAN – ZEN AND THE ART OF RELAXATION
A presto Gabriella
Caro Claudio, m dispiace molto per questa tua sofferenza.
Come ti scrive Alessandro, la rabbia possiede le sue ragioni, anche se non ha ragione, in quanto vorrebbe distruggere tutto.
Prova a fare un piccolo esercizio scritto:
scrivi cosa ti fa arrabbiare tanto, perché questa cosa ti fa arrabbiare così tanto, ripeti più volte la domanda: che cosa ti fa arrabbiare di più?;
poi ascolta tutte le paure che questa rabbia porta con sé, e scrivile, con cura, calma, e precisione,
come sai questi esercizi sono vere e proprie meditazioni.
Forse in tal modo potrai comprendere che la nostra rabbia si alimenta quasi sempre al tipo di ferita che abbiamo subìto: siamo arrabbiati cioè perché non siamo stati riconosciuti, rispettati, e così via, e ci arrabbiamo di nuovo ogni volta che percepiamo quella stessa offesa/ferita.
Accogli poi nella meditazione queste tue parti ferite e arrabbiate, accogli il tuo bambino ferito nel sorriso e aiutalo a rilassarsi nell’abbandono, lascia andare questa inutile tensione che ti fa tanto male: con grandissima calma, ti prego, datti un tempo sufficiente: 10/15 minuti almeno.
Questo ovviamente dopo aver fatto l’esercizio scritto.
Vediamo se la rabbia sfebbra un po’ …
Un grande augurio. Marco
Grazie, caro Vincenzo, delle tue parole e della tua sintonia spirituale.
Abbiamo molto bisogno del sostegno di tutti voi, di sentire la vostra vicinanza, anche solo per un saluto.
Auguri per tutto. Marco