Solo oggi sono riuscita a seguire questo incontro. Davvero illuminate! Non avevo idea della potenza micidiale –anche a livello globale- della nostra ombra perché repressa e non ascoltata…delle regressioni e del conseguente lungo e paziente cammino per riprendere in mano tutto noi stessi. Sinceramente, mi sono sentita così smarrita, confusa anche per la mia ignoranza!
L’esercizio, mi ha aiutato a vedere meglio la mia ferita, le mie reazioni difensive quando mi sento ignorata o disprezzata; il mio bisogno di essere lasciata libera di vivere, di essere ciò che sono, senza catene…E lo stato di smarrimento iniziale ha ceduto il passo alla speranza di poter apprendere il nuovo modo -“stando seduta nella mia cella interiore con l’attitudine del pescatore…”- per esprimere il “carisma” che mi è stato consegnato…
Sono senza parole e molto commossa, molto grata…
Agata
Che bella la commozione, un misto di stupore e gioia tale da far sgorgare le lacrime……e la gratitudine……questo è il risultato del nostro lavoro quando viene compresa la bellezza dell’intento e della possibile meta.
Certo sì il cammino è lungo e paziente!
Ti abbraccio Agata
Ciao, anche la seconda annualità si avvicina alla conclusione.
Anno importante questo nel quale abbiamo iniziato ad affrontare il tema della fede che resterà al centro della nostra attenzione per il resto del cammino come pure l’autoconoscimento che si fa sempre più profondo ed efficace.
La meditazione si sta sviluppando nell’ascolto e relazione con la Parola che ci offre tutto il necessario alle cure delle nostre sofferenze.
Possiamo finalmente parlare di preghiera con le idee più chiare e sperimentarne i benefici.
Da qui nasce una proposta che vorrei condividere con quanti saranno propensi a mettersi in comunione di preghiera :
tutti noi sicuramente avremo esigenze diverse, richieste, necessità per le quali pregare e chiedere aiuto al PADRE ma sarebbe utile mettere alcune di queste al centro dell’attenzione di tutti noi che seguiamo questo sito in modo da poter concentrare le nostre attenzioni per alcuni casi che sentiamo più pressanti.
Chi si sente di partecipare alla proposta dia un assenso in modo da formare un gruppo di preghiera condivisa e inizieremo a formulare le intenzioni.
A presto Ale
Condivido la proposta di Alessandro, penso sia una comunione spirituale molto utile.
Grazie
Claudio
Vorrei un suggerimento riguardo la meditazione. Sono pieno di rabbia e di paura e passo un ora fermo come un baccalà a non fare praticamente nulla perché non riesco a rilassare nulla del mio psicofisico.
Anche la preghiera è vana in quanto è detta come da una persona alterata, pazza, non in stato di presenza.
Dovrò probabilmente solo pazientare e continuare il lavoro?
Certo che il lavoro sull ombra non è che aiuti molto per il momento.
Dimenticavo che tutto questo è causato anche da avvenimenti esterni ma non solo secondo me.
Anche dal lavoro che si fa in questo momento che ci fa entrare più dentro noi stessi!
Grazie
Claudio.
Caro Claudio senza dubbio addentrarsi nelle proprie parti più buie non è piacevole. Non è un caso che si propone l’esercizio sull’ombra solo alla fine del secondo anno dopo aver un po’ liberato il proprio io.
Ti consiglierei di perseverare dando ascolto a quella parte di te che anela alla guarigione e che ha già acquisito la forza dello Spirito di Cristo per accogliere l’io sofferente, per coccolarlo.
Certo a volte nella vita tutto rema contro e diventa difficile abbandonarsi.
Durante la meditazione lascia andare ogni aspettativa, concentrati sul corpo e sul respiro, chiedi al Signore l’aiuto di cui hai bisogno con la fede e la certezza di averlo già ricevuto.
Ti abbraccio Gabriella
Cari tutti,
scrivo perché voglio salutarvi. Sono rimasta un po’ indietro, ma non così tanto, l’anno scorso di questi tempi avevo più incontri da recuperare. Quest’anno è andata meglio e, al mattino, non ho mai saltato la meditazione, il più delle volte, riesco a dedicarci almeno trenta minuti. Mi ha aiutato molto ad affrontare le mie giornate, in un modo silenzioso, discreto, misterioso e sorprendente. Nemmeno quest’anno potrò essere con voi a Santa Marinella, mi dispiace. Per l’anno prossimo però ho in mente di partecipare a tutti gli incontri, fisicamente intendo, spero proprio di riuscirci.
Vi sono grata, voglio ringraziarvi tutti: Marco, Alessandro, Gabriella, Paola, tutte le persone che vedo nei video e mi pare quasi di conoscere, tutti quelli che scrivono, quelli che hanno il desiderio e la pazienza di leggere.
Se mi permettete vi abbraccio
Maria
Sono lieta Maria per i tuoi progressi nella meditazione praticata con la dovuta costanza…..è davvero una medicina miracolosa!
Sarà bello poterti vedere agli incontri fisicamente.
Nel frattempo ti abbraccio anch’io e ti auguro un buon proseguimento del lavoro con la conclusione della seconda annualità.
Gabriella
Ciao amici di DP. In questo momento sono a Roma, arrivata da poche ore, per un corso di esercizi spirituali che comincerò domenica sera. E ringrazio il Signore perchè termino il 4 … così il 5 approfitto per essere presente per la PRIMA VOLTA fisicamente al gruppo. Ne sono felicissima. Ho voglia di conoscervi di persona. E in questa settimana di silenzio e di preghiera più prolungata vi porto con me.
Vi condivido qualche passaggio dell’esercizio e vi faccio parte della mia commozione quando Marco la volta scorsa mi ha dato una chiave di lettura molto potente sul bisogno che è anche il mio carisma. Ciò che non ho ricevuto sono chiamata io a offrirlo, a darlo, a seminarlo a piene mani nelle persone che incontro, nelle persone che mi sono affidate.
Ho scritto una lettera a G. (non è la prima volta che scrivo a qualcuno che mi fa soffrire e anche per le precedenti è stato molto efficace, ma questa volta, accompagnata dalle parole di Marco nell’incontro scorso e da Gabriella e Ale ora, mi è parso uno strumento ancora più forte) ad una persona molto vicina a me.
E’ emerso forte il bisogno di esistere. Ciò che mi fa arrabbiare molto è il non essere considerata, l’essere svalutata, … E questo è il mio carisma: dare la vita, fare esistere, portare all’esistenza.
Mi sono resa conto infatti che quando mi trovo con altri e qualcuno fa un apprezzamento negativo su una persona, un gruppo, una famiglia, una popolazione, io provo rabbia e cerco di restituire dignità, di riparare, di riportare all’esistenza la persona o gruppo “uccisi” da un giudizio, da un’esclusione. Ritrovo molta tenerezza in me nei confronti degli ultimi, dei soli, emarginati, bambini sporchi e lasciati alla strada da educare, dunque allontanati dagli altri.
Questa rabbia però non la esprimo: divento di cera, silenziosa, cupa. Tendo piuttosto ad andarmene, a prendere le distanze. E’ questa l’ombra, rispetto alla maschera?
Nell’elencare le qualità negative di G, ne ho scritte un po’ e rileggendole, in diverse mi sono ritrovata. Non solo! Ho ritrovato parti di ombra che già conoscevo, che mi si sono riconfermate. Ma soprattutto mi ha colpito che 5 qualità non sembravano appartenere a me. Le ho lette, rilette, e rilette ancora. Poi la luce: sì, sì, cara damiana, mi sono detta, non sei poi così tanto diversa da G.
rompiballe: no, qs non mi appartiene, mi dicevo. Eppure tempo fa proprio G. in un confronto, mi diceva che io tendo a fare la punta alle matite sempre, cioè a voler dividere il capello in due, a mettere i puntini sulle i … Così mi sono messa una bella matita spuntata sulla scrivania … per imparare che si può vivere bene anche dandosi e dando il permesso che la matita sia senza punta. E pensandoci bene: sono una gran rompiballe quando faccio la punta!!!
Sapete?! E’ faticoso raccogliere una serie di qualità negative colte nell’altro:
egocentrica, saccente, controllora, comandante, logorroica, tagliente, gelosa, esclusiva, … e accorgersi che, in forme diverse certo!, gran parte di qs cose mi appartiene.
Uno sguardo di misericordia, solo uno sguardo di misericordia ci può tirare fuori da qui e permetterci di avere misericordia con chi ci sta accanto. Un primo sguardo che è quello di Dio. E uno sguardo di misericordia nostro su noi stessi.
Mi sembrava di aver compreso l’ombra e la maschera, ma mi rendo conto che ancora non afferro bene. In qs giorni ho la possibilità di fare e rifare l’esercizio e approfondire quindi i significati.
Mi fermo qui, ho scritto troppo … proprio io che mi credevo tutt’altro che logorroica, anzi, l’immagine di me è silenziosa!!!!
A presto!
dam
Che meravigliosa notizia Damiana! Non vedo l’ora di abbracciarti e magari troviamo un piccolo spazio per parlare dell’esercizio che comunque hai condotto con molta precisione. Non è facile davvero e forse è un pò inquietante ma necessario. A presto con affetto Gabriella
Solo oggi sono riuscita a seguire questo incontro. Davvero illuminate! Non avevo idea della potenza micidiale –anche a livello globale- della nostra ombra perché repressa e non ascoltata…delle regressioni e del conseguente lungo e paziente cammino per riprendere in mano tutto noi stessi. Sinceramente, mi sono sentita così smarrita, confusa anche per la mia ignoranza!
L’esercizio, mi ha aiutato a vedere meglio la mia ferita, le mie reazioni difensive quando mi sento ignorata o disprezzata; il mio bisogno di essere lasciata libera di vivere, di essere ciò che sono, senza catene…E lo stato di smarrimento iniziale ha ceduto il passo alla speranza di poter apprendere il nuovo modo -“stando seduta nella mia cella interiore con l’attitudine del pescatore…”- per esprimere il “carisma” che mi è stato consegnato…
Sono senza parole e molto commossa, molto grata…
Agata
Che bella la commozione, un misto di stupore e gioia tale da far sgorgare le lacrime……e la gratitudine……questo è il risultato del nostro lavoro quando viene compresa la bellezza dell’intento e della possibile meta.
Certo sì il cammino è lungo e paziente!
Ti abbraccio Agata
Ciao, anche la seconda annualità si avvicina alla conclusione.
Anno importante questo nel quale abbiamo iniziato ad affrontare il tema della fede che resterà al centro della nostra attenzione per il resto del cammino come pure l’autoconoscimento che si fa sempre più profondo ed efficace.
La meditazione si sta sviluppando nell’ascolto e relazione con la Parola che ci offre tutto il necessario alle cure delle nostre sofferenze.
Possiamo finalmente parlare di preghiera con le idee più chiare e sperimentarne i benefici.
Da qui nasce una proposta che vorrei condividere con quanti saranno propensi a mettersi in comunione di preghiera :
tutti noi sicuramente avremo esigenze diverse, richieste, necessità per le quali pregare e chiedere aiuto al PADRE ma sarebbe utile mettere alcune di queste al centro dell’attenzione di tutti noi che seguiamo questo sito in modo da poter concentrare le nostre attenzioni per alcuni casi che sentiamo più pressanti.
Chi si sente di partecipare alla proposta dia un assenso in modo da formare un gruppo di preghiera condivisa e inizieremo a formulare le intenzioni.
A presto Ale
Condivido la proposta di Alessandro, penso sia una comunione spirituale molto utile.
Grazie
Claudio
Vorrei un suggerimento riguardo la meditazione. Sono pieno di rabbia e di paura e passo un ora fermo come un baccalà a non fare praticamente nulla perché non riesco a rilassare nulla del mio psicofisico.
Anche la preghiera è vana in quanto è detta come da una persona alterata, pazza, non in stato di presenza.
Dovrò probabilmente solo pazientare e continuare il lavoro?
Certo che il lavoro sull ombra non è che aiuti molto per il momento.
Dimenticavo che tutto questo è causato anche da avvenimenti esterni ma non solo secondo me.
Anche dal lavoro che si fa in questo momento che ci fa entrare più dentro noi stessi!
Grazie
Claudio.
Caro Claudio senza dubbio addentrarsi nelle proprie parti più buie non è piacevole. Non è un caso che si propone l’esercizio sull’ombra solo alla fine del secondo anno dopo aver un po’ liberato il proprio io.
Ti consiglierei di perseverare dando ascolto a quella parte di te che anela alla guarigione e che ha già acquisito la forza dello Spirito di Cristo per accogliere l’io sofferente, per coccolarlo.
Certo a volte nella vita tutto rema contro e diventa difficile abbandonarsi.
Durante la meditazione lascia andare ogni aspettativa, concentrati sul corpo e sul respiro, chiedi al Signore l’aiuto di cui hai bisogno con la fede e la certezza di averlo già ricevuto.
Ti abbraccio Gabriella
Cari tutti,
scrivo perché voglio salutarvi. Sono rimasta un po’ indietro, ma non così tanto, l’anno scorso di questi tempi avevo più incontri da recuperare. Quest’anno è andata meglio e, al mattino, non ho mai saltato la meditazione, il più delle volte, riesco a dedicarci almeno trenta minuti. Mi ha aiutato molto ad affrontare le mie giornate, in un modo silenzioso, discreto, misterioso e sorprendente. Nemmeno quest’anno potrò essere con voi a Santa Marinella, mi dispiace. Per l’anno prossimo però ho in mente di partecipare a tutti gli incontri, fisicamente intendo, spero proprio di riuscirci.
Vi sono grata, voglio ringraziarvi tutti: Marco, Alessandro, Gabriella, Paola, tutte le persone che vedo nei video e mi pare quasi di conoscere, tutti quelli che scrivono, quelli che hanno il desiderio e la pazienza di leggere.
Se mi permettete vi abbraccio
Maria
Sono lieta Maria per i tuoi progressi nella meditazione praticata con la dovuta costanza…..è davvero una medicina miracolosa!
Sarà bello poterti vedere agli incontri fisicamente.
Nel frattempo ti abbraccio anch’io e ti auguro un buon proseguimento del lavoro con la conclusione della seconda annualità.
Gabriella
Ciao amici di DP. In questo momento sono a Roma, arrivata da poche ore, per un corso di esercizi spirituali che comincerò domenica sera. E ringrazio il Signore perchè termino il 4 … così il 5 approfitto per essere presente per la PRIMA VOLTA fisicamente al gruppo. Ne sono felicissima. Ho voglia di conoscervi di persona. E in questa settimana di silenzio e di preghiera più prolungata vi porto con me.
Vi condivido qualche passaggio dell’esercizio e vi faccio parte della mia commozione quando Marco la volta scorsa mi ha dato una chiave di lettura molto potente sul bisogno che è anche il mio carisma. Ciò che non ho ricevuto sono chiamata io a offrirlo, a darlo, a seminarlo a piene mani nelle persone che incontro, nelle persone che mi sono affidate.
Ho scritto una lettera a G. (non è la prima volta che scrivo a qualcuno che mi fa soffrire e anche per le precedenti è stato molto efficace, ma questa volta, accompagnata dalle parole di Marco nell’incontro scorso e da Gabriella e Ale ora, mi è parso uno strumento ancora più forte) ad una persona molto vicina a me.
E’ emerso forte il bisogno di esistere. Ciò che mi fa arrabbiare molto è il non essere considerata, l’essere svalutata, … E questo è il mio carisma: dare la vita, fare esistere, portare all’esistenza.
Mi sono resa conto infatti che quando mi trovo con altri e qualcuno fa un apprezzamento negativo su una persona, un gruppo, una famiglia, una popolazione, io provo rabbia e cerco di restituire dignità, di riparare, di riportare all’esistenza la persona o gruppo “uccisi” da un giudizio, da un’esclusione. Ritrovo molta tenerezza in me nei confronti degli ultimi, dei soli, emarginati, bambini sporchi e lasciati alla strada da educare, dunque allontanati dagli altri.
Questa rabbia però non la esprimo: divento di cera, silenziosa, cupa. Tendo piuttosto ad andarmene, a prendere le distanze. E’ questa l’ombra, rispetto alla maschera?
Nell’elencare le qualità negative di G, ne ho scritte un po’ e rileggendole, in diverse mi sono ritrovata. Non solo! Ho ritrovato parti di ombra che già conoscevo, che mi si sono riconfermate. Ma soprattutto mi ha colpito che 5 qualità non sembravano appartenere a me. Le ho lette, rilette, e rilette ancora. Poi la luce: sì, sì, cara damiana, mi sono detta, non sei poi così tanto diversa da G.
rompiballe: no, qs non mi appartiene, mi dicevo. Eppure tempo fa proprio G. in un confronto, mi diceva che io tendo a fare la punta alle matite sempre, cioè a voler dividere il capello in due, a mettere i puntini sulle i … Così mi sono messa una bella matita spuntata sulla scrivania … per imparare che si può vivere bene anche dandosi e dando il permesso che la matita sia senza punta. E pensandoci bene: sono una gran rompiballe quando faccio la punta!!!
Sapete?! E’ faticoso raccogliere una serie di qualità negative colte nell’altro:
egocentrica, saccente, controllora, comandante, logorroica, tagliente, gelosa, esclusiva, … e accorgersi che, in forme diverse certo!, gran parte di qs cose mi appartiene.
Uno sguardo di misericordia, solo uno sguardo di misericordia ci può tirare fuori da qui e permetterci di avere misericordia con chi ci sta accanto. Un primo sguardo che è quello di Dio. E uno sguardo di misericordia nostro su noi stessi.
Mi sembrava di aver compreso l’ombra e la maschera, ma mi rendo conto che ancora non afferro bene. In qs giorni ho la possibilità di fare e rifare l’esercizio e approfondire quindi i significati.
Mi fermo qui, ho scritto troppo … proprio io che mi credevo tutt’altro che logorroica, anzi, l’immagine di me è silenziosa!!!!
A presto!
dam
Che meravigliosa notizia Damiana! Non vedo l’ora di abbracciarti e magari troviamo un piccolo spazio per parlare dell’esercizio che comunque hai condotto con molta precisione. Non è facile davvero e forse è un pò inquietante ma necessario. A presto con affetto Gabriella